LA COLTIVAZIONE

I terreni, siti nel Comune di Cella Monte, sono coltivati con la massima cura per la qualità delle uve e l’equilibrio della vigna che solo i metodi naturali possono dare.

L’azienda segue il metodo di coltivazione biologica dall’anno 2000.

Questo comporta che non si faccia uso di prodotti chimici di sintesi nella coltivazione e nella difesa antiparassitaria.
Una buona parte dei vigneti presenti in azienda ha più di trent’anni e offre una produzione limitata, ma se è necessario si effettua il diradamento dei grappoli a favore della qualità.
Tutte le operazioni, dalla potatura invernale e primaverile, alla legatura dei tralci, alla sfogliatura si effettuano manualmente, per ottenere il massimo della qualità delle uve.

GESTIONE DEL VIGNETO

Le viti sono allevate a spalliera con il sistema di potatura Guyot. Per ogni pianta è allevato ogni anno un solo tralcio, della lunghezza di 6-8 gemme e uno sperone di 2 gemme per l’anno successivo.

La spollonatura e la legatura dei tralci sono fatte manualmente, così come la sfogliatura. Questa operazione consiste nel togliere alcune foglie intorno ai grappoli, che possono prendere aria e luce mantenendosi più sani e acquisendo maggior colorazione.
I terreni sono concimati con sostanza organica (letame) ogni 2-3 anni e, se necessario, con prodotti minerali estratti da cave, come il solfato di potassio e magnesio.
Il terreno è lasciato inerbito nell’interfilare ed è lavorato meccanicamente sotto il filare.

DIFESA ANTIPARASSITARIA

Per difendere la vite dalle principali malattie vengono impiegati prodotti di origine naturale.

Contro la peronospora si usano sali di rame, limitando il più possibile il numero di trattamenti e le dosi; contro il mal bianco viene impiegato lo zolfo e contro la muffa grigia è sufficiente applicare metodi agronomici quali una concimazione equilibrata, la sfogliatura, una legatura dei tralci che non crei affastellamenti, l’inerbimento del vigneto.

Contro gli insetti dannosi si usa il piretro naturale, estratto dal crisantemo, che viene disattivato dalla luce nell’arco di una giornata.